Innamorarsi del Belgio in 4 giorni

Se vi chiedo di pensare ad un paese che collegate alla parola “birra”, non può che venirvi in mente quel “piccolo” stato a nord della Francia affacciato sul mare del Nord, territorio fiammingo ricco di storia e di cultura, scenario di molte guerre e di molte rinascite: il Belgio

Da secoli questo paese è la patria della birra, fin da quando, nell’epoca medievale, i monaci iniziarono a produrla nelle abbazie.

Superando anni di difficoltà, dopo la seconda guerra mondiale si sono riscoperti questi capolavori birrai, permettendo di farsi conoscere in tutto il mondo e garantendo al Belgio la fama che si merita in questo campo.

Nelle prossime pagine vi racconteremo la nostra esperienza, per 4 giorni ricchi di città stupende, borghi storici, viste mozzafiato e modernità che rendono unico questo paese.

Ovviamente non ci siamo fatti mancare una grandissima e copiosa dose di cultura… birraia!

Chi è convinto che in Belgio non ci sia nulla da vedere, alla fine di questo itinerario si ricrederà!

1° GIORNO

Dall’Aeroporto Nazionale Bruxelles-Zaventem (BRU) abbiamo acquistato il Go Pass 10 : un carnet da 10 viaggi, dedicato ai giovani di meno di 26 anni al prezzo di soli 52 euro (per i maggiori di 26 anni c’è il Rail Pass che costa 76 euro), condivisibile con più persone, che ci ha permesso di girare il Belgio ad un prezzo davvero esiguo (nella sezione INFO UTILI alla fine dell’itinerario troverete i link per gli approfondimenti relativi ai trasporti in Belgio). Per girare a Bruxelles, abbiamo usufruito solo ed esclusivamente delle nostre gambe, visto che il centro non è particolarmente esteso.

Dopo aver lasciato le valigie in hotel, a pochi minuti a piedi dalle principali attrazioni, ci siamo diretti verso il centro di Bruxelles per dare inizio alla scoperta della città.

Ci siamo tuffati nelle stradine del centro, attirati dalla cioccolata e dai waffle, tra palazzi di fine Ottocento e turisti. Camminando per la Rue de l’Etuve ci siamo trovati per caso davanti ad un grande murale di Tin Tin (il più celebre eroe belga dei fumetti).

Rue de l’Etuve

Troverete spesso sui muri del centro enormi murales dedicati agli eroi dei fumetti belgi, alcuni dei quali famosi in tutto il mondo come i Puffi (divenuti un simbolo di questa città), Asterix, Lucky Luke e molti altri ancora. Un tocco variopinto e caratteristico che illumina le strade della città, un esempio da seguire!

Proseguendo per la via e seguendo la folla di turisti ci siamo trovati davanti al celebre Manneken Pis (“bambino che fa la pipì”) una statua in bronzo, alta una cinquantina di centimetri.

Manneken Pis

Le leggende sulle sue origini sono molto varie, ma la più conosciuta racconta la storia di un bambino che spense la miccia di una bomba facendoci sopra la pipì salvando così la città da una devastante esplosione, divenendo così il salvatore della città ed un’icona ancora oggi presente ovunque a Bruxelles (ristoranti, souvenirs, t-shirts, ecc..).

Oltre alla leggenda molto affascinante, non aspettatevi troppo da questa attrazione… abbastanza deludente!

Dalla fontana del Manneken Pis in pochi minuti si raggiunge la Grand Place, una delle piazze più belle del mondo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998. Attorno alla piazza si trovano alcuni degli edifici storici più belli di Bruxelles, per la maggior parte risalenti alla fine del XVII secolo: le Case delle Corporazioni, l’Hôtel de Ville (Municipio) e la Maison du Roi (Casa del Re) adibito a Museo della città. Per chi rimane a Bruxelles qualche giorno sarà normale tornare in questa piazza, dato che è al centro di tutto, è ricca di locali ed è semplicemente stupenda. Vi consigliamo di visitarla in orari diversi della giornata, soprattutto al tramonto e di sera con le luci accese, le facciate dei palazzi cambiano colore rendendola sempre diversa ai nostri occhi.

Grand Place

Continuando la nostra passeggiata troviamo la sorellina del Manneken Pis, Jeanneke Pis, una statua in bronzo, alta una trentina di centimetri, che rappresenta una bambina che sta orinando. La leggenda narra che gettare una moneta nella fontana in cui la bambina fa pipì sia di buon auspicio per gli innamorati, con la speranza di vivere un amore duraturo e felice. Il nostro parere? Vedi sopra “Manneken Pis”….

La tappa successiva sono le Galeries Royales, tra le più belle gallerie coperte d’Europa del XIX secolo, che contano oltre 50 negozi, tra cui boutique di moda, eleganti caffè, un cinema, un teatro e cioccolaterie famose (tra cui la cioccolateria Neuhaus, nella quale nel 1912 fu creato il primo cioccolatino ripieno, la pralina).

Le Gallerie Reali un tempo erano un centro commerciale elegante e prestigioso e all’epoca dell’apertura erano frequentate dalle élite di Bruxelles. Oggi si sono modernizzate la mantengono ancora il loro fascino d’altri tempi.

Galeries Royales

Usciti dalla Galleria decidiamo di mangiare in una delle più antiche birrerie di Bruxelles: “A la Mort Subite”.

Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la Cattedrale dei Santi Michele e Gudula il luogo dove si celebrano i matrimoni reali e le incoronazioni dei sovrani fino a raggiungere il Mont des Arts, un complesso urbanistico situato fra il quartiere reale e il centro storico che oggi ospita la Biblioteca Reale del Belgio, gli Archivi Nazionali e alcuni centri congressi.

Mont des Arts

Passando per la Place Royale raggiungiamo il Palazzo Reale di Bruxelles: un imponente edificio dimora ufficiale del re del Paese. Al suo interno oggi ci sono ministeri e sale dedicate alle riunioni di Stato.

Stanchi per le tante ore di cammino decidiamo di riposarci al Parc de Bruxelles, di fronte al palazzo, che un tempo rappresentava il giardino reale privato. Oggi, invece, è aperto al pubblico ed è molto tranquillo, ideale per riposare mente e corpo.

Palazzo Reale

Dirigendosi verso l’hotel e passando per la Rue de la Regence rimaniamo incantati dalla Chiesa di Notre-Dame du Sablon, conosciuta anche come Grand Sablon e dalla sua piazza (Place du Petit Sablon) al cui interno troviamo dieci statue in pietra dedicate alle personalità illustri del Sedicesimo secolo belga.

Notre-Dame du Sablon

La stanchezza si sà, provoca sete ed appetito…. per questo a cena non ci siamo fatti mancare una bella abbuffata da Amadeus.

D’altronde ci servono le forze per affrontare il secondo giorno esplorativo….

2° GIORNO

Si parte! Destinazione? Bruges!

Grote Markt – Piazza del Mercato

Raggiungere Bruges da Bruxelles è facilissimo: c’è un treno, infatti, che parte da Gare du Midi, Gare Central o da Gare du Nord ogni mezz’ora circa e impiega poco meno di 1 ora. Abbiamo usufruito del sopra citato Go Pass 10 (approfondimenti in INFO UTILI).

Dalla stazione di Bruges potete scegliere se fare una passeggiata di una decina di minuti per arrivare in centro passando per il Minnewaterpark, oppure prendere un bus direzione CENTRUM, fuori dalla stazione e che porta alla piazza del mercato, in pieno centro, in circa 5 minuti. Noi abbiamo optato per la prima opzione e la consigliamo vivamente, la passeggiata attraverso il parco è molto piacevole.

Il tempo non era dei migliori, purtroppo ha piovuto tutto il giorno, ma la magia di questa piccola cittadina ci ha lasciato comunque a bocca aperta. Passeggiando per i suoi canali, vi sembrerá di trovarvi in un universo parallelo, un luogo magico che nemmeno pensavate esistesse davvero.

Bruges in realtà è una città piccola e si può visitare tranquillamente in un giorno, con annesse birrerie e birrifici!!

Per raggiungere il centro passiamo per il Begijnhof (Beghinaggio), una zona molto tranquilla nella quale vivevano le beghine, delle monache di clausura. Tutt’oggi la struttura è abitata da delle monache, mantenete un rigoroso silenzio!

Begijnhof

Nel canale di fronte al beghinaggio vivono i cigni, che si stabilirono qui fin dal XV secolo. Si tratta di un luogo romantico immerso nel verde ed attraversato da ponti da cui si gode una magnifica vista.

Inizia a piovere, camminando verso il centro siamo attirati verso quello che è l’unico antico birrificio a conduzione familiare, rimasto nel centro di Bruges: quello di De Halve Maan. Molte curiosità sono legate a questo birrificio, a cominciare dall’origine del nome della celebre Brugse Zot, la sola e unica birra ad essere interamente prodotta nel centro storico di Bruges…. Trovi maggiori informazioni cliccando sul nome del birrificio!

Dopo la visita decidiamo di pranzare nel locale del birrificio.

Sotto ad una pioggia incessante, proseguiamo il nostro giro e ci imbattiamo in uno degli angoli più romantici di Bruges: il Ponte di San Bonifacio. Un piccolo ponte nascosto dietro la chiesa di Nostra Signora tra piccole case fiamminghe.

Ponte di San Bonifacio

Proseguendo per il Dijver arriviamo al punto più turistico della città che bisogna assolutamente vedere: il Molo del Rosario. Da qui partono numerosi giri turistici in battello, ma per via del brutto tempo non abbiamo potuto goderne.

Molo del Rosario

Dopo aver scattato numerose foto, ci dirigiamo a Burg, una delle piazze pubbliche circondata da negozi dove abbiamo acquistato souvenirs, soprattutto “culinari”… cioccolata, cioccolata e cioccolata!

Piazza Burg

Girando l’angolo siamo finalmente arrivati a Piazza del Mercato (Grote Markt), la piazza centrale della città, il cuore pulsante sia nel medioevo che nei giorni d’oggi, fulcro delle attività commerciali. Circondata da case con classici tetti spioventi e facciate colorate, ci ha regalato un’immagine unica e molto pittoresca. Si trovano in questa piazza anche il tribunale provinciale, il museo Historium ed il campanile Belfort che domina la piazza.

Grote Markt – Piazza del Mercato

Dopo aver riempito la macchina fotografica di foto, decidiamo di dirigerci verso la parte più nascosta di Bruges per terminare la giornata: passando per la piazza di Jan Van Eyck, ci immergiamo in un clima a dir poco pittoresco, ve lo consigliamo per scattare qualche bella foto visto che i canali di Bruges sono tra quelli più fotografati di tutto il Belgio.

Canali di Bruges

Stanchi per la camminata ci dirigiamo verso un’altra birreria molto famosa non solo a Bruges ma in tutto il mondo: Bourgogne Des Flandres.

Purtroppo il tempo non ci ha permesso di rimanere anche la sera, ma questo sarà un valido motivo per tornarci un’altra volta ed innamorarci ancora di questa bellissima città.

3° GIORNO

La prima tappa del terzo giorno riguarda il Quartiere Europeo.

Bruxelles, infatti, è considerata la capitale dell’Unione europea in quanto sede di varie istituzioni, tra cui il Parlamento europeo, la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea.

Quartiere Europeo

Di gran lunga interessante è stata la visita al Parlamentarium che ci ha permesso tramite delle pratiche guide multimediali portatili, di comprendere il percorso storico dell’integrazione europea, il lavoro del Parlamento europeo e le vicende che hanno caratterizzato, e che ancora oggi caratterizzano, l’Unione europea.

La seconda visita sarebbe dovuta avvenire nell’Emiciclo, dove si riunisce il Parlamento, ma in estate (ad Agosto in modo particolare) non è possibile visitarla perché chiusa per ferie.

Nel pomeriggio ci siamo diretti verso l’Atomium, una della icone della città.

Un’opera realizzata in acciaio per l’Esposizione Universale del 1958, rappresenta i nove atomi all’interno di una cellula di un cristallo di ferro. Raggiunge i 102 metri d’altezza, le sue sfere hanno un diametro di 18 metri ciascuna e sono collegate tra loro da lunghe scale mobili.

Per ragioni di tempo e di interesse non lo abbiamo visitato all’interno ma ci siamo limitati ad osservarlo da terra, preferendo ascoltare musica e bere un’ottima birra nel festival tenuto quei giorni proprio ai piedi dell’Atomium.

Atomium

In quest’occasione, sono state confermate le nostre sensazioni del primo giorno: il popolo belga è accogliente, sia con i propri concittadini che con i turisti. In tutti e 4 i giorni abbiamo sempre incontrato persone disponibili ad aiutarci, consigliarci e pronte a scambiare qualche parola. Ed in occasione di questo festival, momento di svago per i cittadini di Bruxelles, si sono dimostrati anche molto festaioli!

Decidiamo di terminare la giornata in un locale tradizionale, che consigliamo a chiunque voglia provare la vera cucina tipica belga: Fin de Siècle.

4° GIORNO

Potevamo lasciare il Belgio senza vedere la magnifica Gand?

Gand – Lungofiume

Gand, è una delle città più belle della regione delle Fiandre il cui centro medievale ci porta ad un’epoca passata quasi dimenticata.

Anche in questo caso come per Bruges, c’è un treno che parte da Gare du Midi, Gare Central o da Gare du Nord ogni mezz’ora e impiega circa 40 minuti. Dalla fermata (Gent Sint-Pietersstation) poco fuori la stazione, prendere il tram numero 1 (linea rossa) che vi porterà in centro a Korenmarkt, la storica piazza di Gand.

Graslei e Korenlei

Appena scesi dal tram rimaniamo incantati dalla bellezza della Sint-Niklaaskerk (Chiesa di San Nicola) in stile gotico. Procediamo verso il Ponte San Michele da dove si possono ammirare il Graslei e Korenlei letteralmente note come “Riva delle Erbe” e “Riva del Grano”, due incantevoli banchine sulle sponde del fiume Lys, una volta il centro delle attività commerciali della città. Sin dal XII secolo vi sorsero le case delle più potenti corporazioni locali, mentre adesso sono tra gli angoli più turistici e fiabeschi della città.

Graslei e Korenlei

Dopo decine di foto procediamo con una classica passeggiata lungo i canali, perfetta per ammirare le casette colorate specchiarsi nell’acqua. Passiamo per Lagermunt, la via dei negozi, ottima per chi vuole dedicarsi ad un po’ di shopping. Arriviamo, poi, ad un isolato a ovest della Vrijdagmarkt nel quale sorge il Dulle Griet. Si tratta di un cannone rosso lungo ben 5 metri, con un calibro di 60 cm, simbolo della città. Sparava proiettili che arrivavano a pesare anche 250 kg!

Vrijdagmarkt

Presi dalla stanchezza e dalla sete decidiamo di entrare nell’omonima birreria di Gand: Dulle Griet.

Riprese le energie con un bella dose di luppolo, visitiamo il Beffroi di Gand, la torre campanaria più alta di tutto il Belgio, grazie ai suoi incredibili 91 metri, si è guadagnata un posto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Si trova al centro di Gand, si può salire tramite un ascensore o per i più “coraggiosi” tramite le scale ed una volta arrivati in cima è possibile ammirare le due chiese vicine, nonché il resto della città medievale. Altamente consigliata!

Beffroi di Gand

Dopo una giornata piena e molti chilometri sulle gambe ci riposiamo lungo il fiume Lys, decidendo di aspettare il tramonto per scattare le ultime foto e riprendere un po’ alla volta la strada di casa (in tutti i sensi).

Non vi è cosa più bella che vedere una città durante il tramonto…..

Gand al tramonto

Termina a Gand il nostro viaggio e dopo essere rientrati a Bruxelles (la nostra base), il nostro viaggio continua verso altre mete…

Il Belgio ci ha sorpreso piacevolmente: la tradizione, la storia centenaria, la cultura si fondono perfettamente con la modernità della città che sta al passo coi tempi e in molti casi li anticipa. Un paese in cui, a nostro parere, non manca nulla. Il turismo, per niente caotico, coesiste con la vita di tutti i giorni dei cittadini belgi, che sono stati nei nostri confronti disponibili e amichevoli. Lasciamo per ultima, ma non per importanza, la nostra considerazione sul mondo birraio del Belgio: semplicemente un paradiso. La birra si beve letteralmente ovunque, è un’istituzione, è quasi una religione! Non vi stupite se mentre fate colazione in qualche cafè del centro vedete dei signori bere birra alle 9 del mattino: in Belgio è la normalità! Come si può non amare questo paese?

Sicuramente non bastano 4 giorni per visitare il Belgio, ma bastano per farti provare la malinconia e la voglia di ritornarci al più presto….

INFO PRATICHE:

  • Come raggiungere il centro di Bruxelles dall’aeroporto. (LINK)
  • Come muoversi in Belgio (Nella sezione menu cliccare “Tickets & Railcards“- LINK)
  • Info Parlamento Europeo (LINK)
  • Info Atomium (LINK)
  • Info Torre Beffroi di Gand (LINK)

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