De Halve Maan

Passeggiando lungo i vicoli di Bruges, attraversando il Begijnhouse (convento storico ancora oggi attivo) e l’omonimo ponte, vedrete in lontananza una mezza luna dorata che attirerà senza dubbio la vostra attenzione: è il simbolo di De Halve Maan.

La storia di questo luogo inizia nel lontano 1856, quando Leon Maes, meglio noto con il nome di Henri I, diventa il proprietario del birrificio.

Con l’aiuto del canonico Maes, suo zio, Leon riesce a creare una birra artigianale secondo la ricetta tradizionale dei monaci.

Henri II alla fine del 900’ approfondì la propria cultura birraia viaggiando in Inghilterra, dove già da anni venivano utilizzate nuove tecnologie per la produzione della birra, ampliando al suo ritorno il birrificio e aumentando la produzione.

Gli anni della seconda guerra mondiale non furono semplici per nessuno e come già detto in precedenza  molti birrifici si trovarono costretti a chiudere i battenti.
Ma la caparbietà e l’impegno di questa famiglia fu maggiore e ad oggi, dopo ben 6 generazioni, il birrificio è ancora in mano alla famiglia Maes e continua ad essere una vera e propria istituzione.

Nel 2005, l’attuale erede del birrificio di sesta generazione Xavier Vanneste decide di lanciare “Brugse Zot”, l’unica e vera birra prodotta interamente nel centro storico di Bruges con una ricetta unica e nel rispetto pieno della tradizione.

Si narra che per offrire un caloroso benvenuto all’arrivo di Massimiliano d’Asburgo i cittadini avessero organizzato in suo onore una grande parata di buffoni e pagliacci. Quando alla fine della festa gli fu chiesto di finanziare un nuovo manicomio egli rispose:

“Oggi in giro ho visto solo pazzi, Bruges è già di per sè un gigantesco manicomio!”

Da allora gli abitanti di Bruges vengono chiamati Brugse Zotten (i pazzi di Bruges) e da qui il nome della birra.

E noi potevamo non assaggiarla? Inutile rispondere…..

“Brugse Zot” si presenta di un giallo dorato, con una ricca e persistente schiuma e un aroma speziato che contraddistingue le birre belga.

II gusto è leggermente amaro con lievi note agrumate, la bevibilità altissima, 6% alcolici perfetti per non essere troppo pesante ma nemmeno troppo lieve. 

Potrebbe accompagnare qualsiasi piatto, semplicemente unica!

Dopo aver acquistato il caratteristico bicchiere (che potete anche vedere in foto), salutiamo questo posto stupendo, non dopo aver dato un’occhiata alla stupenda sala di produzione, un motore moderno all’interno di un pezzo di storia.

Queste sono le realtà che ci piacciono: secoli di storia alle spalle e una passione tramandata di generazione in generazione. Eccezioni a cui ormai non siamo abituati, che rendono ancor di più il Belgio e il mondo della birra due posti da favola.

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