Copenhagen: il volto moderno della birra

Che Copenhagen fosse una delle capitali europee più moderne e all’avanguardia, non è mai stata una grande scoperta. 

Altrettanto conosciuto è lo stile di vita ed il benessere della popolazione danese rispetto a quella di altre nazioni europee.

Ma non tutti sanno che in questo paese, in particolar modo a Copenhagen, esiste un movimento birrario moderno ed innovativo, che non teme l’esagerazione e l’azzardo e punta su produzioni di qualità altissima e molto ricercate.

Salite sul nostro aereo “virtuale”… si vola a Copenhagen!

Mikkeller Baghaven

Cosa ha reso Copenhagen una delle mete più apprezzate e ricercate dai beerlovers del pianeta?

Gran parte della fama la si deve a uno dei birrifici più conosciuti al mondo: Mikkeller.

Il birrificio è divenuto un colosso birraio a livello globale e dall’anno della sua nascita, nel 2006, l’espansione di questo marchio è stata esponenziale.

Nato inizialmente come gipsy brewery, ora vanta ben quattro birrifici nel mondo: Mikkeller San Diego, Warpigs, Mikkeller Brewpub London e Baghaven a Copenhagen, per l’appunto.

Quest’ultimo è considerato un luogo di culto per gli appassionati, soprattutto per gli amanti delle birre acide e fermentazioni spontanee. 

Baghaven è una blenderia, ricavata da un vecchio magazzino abbandonato situato sull’isola artificiale di Refshaleøen (ex cantiere navale). Fin dall’arrivo in traghetto, n. 992 da Nordre Toldbro – zona Sirenetta, l’atmosfera è molto suggestiva, grazie ad un luogo che rappresenta perfettamente l’idea del recupero industriale ed avanguardia dei paesi del Nord Europa.

Adiacente a Baghaven troverete il mercato all’aperto di Reffen, street food disponibile tutti i giorni che racchiude alcune delle cucine più famose del mondo (anche italiana, ovviamente!). Potrà sicuramente tornarvi utile in caso di una probabile degustazione approfondita, dopo la quale potrete stendervi sulla spiaggia artificiale a riposarvi dopo l’enorme faticata birraria!

L’idea di Mikkeller è di creare in questo luogo suggestivo delle Danish Wild Ales e Rustic Shipyard Ales realizzate con microflora batterica nativa ed invecchiate in 12 botti di quercia (foeders) di dimensioni comprese tra 3000 e 7000 litri, oltre che a 50 botti di Chardonnay California da 225 litri (in continua espansione).

A capo della produzione, oltre che dei continui studi in merito, c’è Ehren Schmidt, precedente capo birraio e scienziato del lievito alla Toolbox Brewing Company a San Diego.

La sua passione per la birra ed il suo background scientifico lo hanno portato nell’industria della birra, dove è diventato un’autorità nell’isolamento, nella caratterizzazione e nell’implementazione di lieviti selvatici e batteri.

Cosa possiamo trovare quindi a Baghaven? 

Innanzitutto un ambiente familiare ed una calda accoglienza. 

La location, in stile industrial, si sposa alla perfezione con l’anima di Mikkeller e di Copenhagen.

In secondo luogo, più importante, si possono trovare produzioni uniche che possono essere provate soltanto qui, essendo per esse utilizzati ceppi di lieviti e batteri autoctoni.

Dopo qualche minuto d’attesa in coda, prendete la difficile decisione di quale birra bere (per prima!), trovate posto in uno dei tavoli sul lungomare e godetevi la bevuta in questa location stupenda.

Citiamo soltanto alcune delle birre che potrete trovare quasi sempre nella loro taproom, come la Bagsæson Blend 1, la loro classica Farmhouse Rustic Danish Shipyard Ale da 6,8% in stile belga, invecchiata in botti di quercia europea per 10 mesi.

Tra le altre la Refsæsøen Abrikos prodotta con albicocche fresche Bergeron e Milord e anch’essa maturata in botte.

Nel caso non siate particolarmente amanti delle Wild Ales, la taproom propone alcune produzioni di Mikkeller e Mikkeller San Diego in stile NEIPA, Vienna Lager e Coffee Stout (a rotazione). Aldilà dei gusti personali, Baghaven merita una visita!

Un viaggio a Copenhagen richiede obbligatoriamente un paio d’ore da Mikkeller Baghaven. 

Segnatevelo, è un luogo unico.

Parola di The Luppolo Explorer!

Mikkeller & Friends Bottleshop  (Torvehallerne)

Tra i luoghi più accoglienti dove mangiare al centro di Copenhagen, è senza dubbio da menzionare il mercato “Torvehallerne KBH“, mercato coperto dove trovare la migliore cucina locale ed esotica.

E quale birrificio potevamo trovare? Mikkeller, ovvio! 

Il suo Mikkeller & Friends Bottleshop toglie la sete agli affamati avventori di tutto il mercato. 

Una selezione di birre proprie e grandi referenze estere. Piccolo ma ben rifornito!

Anche a noi, che scegliamo di gustarci un craft burger con carne d’anatra sfilacciata preparato da Palaeo. Squisito!

Due sicurezze del birrificio danese ci fanno compagnia: 

“Burst”, una IPA agrumata e succosa, molto dissetante con un leggero finale amaro.

“Blow Out”, una IPA erbacea, agrumata e tropicale. Cremosa.

Un’ottimo craft burger e due ottime craft beers. 

Anche al mercato… questa è Copenhagen! 

Warpigs

Carnivori, metallari, beerlovers: benvenuti in paradiso!

Quando l’ottimo BBQ Texano si unisce ad un’ottima musica metal, ci sono già tutti i presupposti per passare una fantastica serata.

Se a questi si unisce un fantastico birrificio come Warpigs… allora siamo fottuti!

Situato nel quartiere Kødbyen (tradotto “Meat City”), questo ex mattatoio è stato trasformato dal fondatore Mikkel Borg Bjergsø (papà di Mikkeller) in un luogo dove accogliere i mondi del buon cibo, musica e birra in un unico e rumoroso locale.

Prendiamo un vassoio e ci facciamo servire il nostro BBQ, dove non mancano pulled pork, salsicce affumicate, ribs, coleslaw e Mac ‘n cheese. Siamo tornati negli USA!

Ad accompagnare, “Area 51”; una pazzesca Hazy IPA da 6,2% estremamente densa e luppolata (!!!), birra che solitamente chiamiamo “asfalta palato”… wow!

Sulla tap list, vediamo una birra che possiamo tradurre in “godimento liquido”.

L’ultima della lista, la birra che ci porta a casa… ma non solo!

Di fronte a noi la “Smoldering Holes BA Stauning”, una magnifica Imperial Stout da 13,4% prodotta da Warpigs in collaborazione con Mikkeller e 3 Floyds.

Cioccolato, caffè, vaniglia, segale, birra scura impenetrabile, con una lievissima nota affumicata. Densa, corposa, notevolmente alcolica grazie anche all’invecchiamento in botti di Stauning Whiskey per 18 mesi.

Una birra da contemplazione, che ha accompagnato il nostro fine serata.

Nella frenesia delle nostre vite sempre vissute di corsa, prendersi un po’ di tempo per gustarsi una birra di questo tipo è quello che ci vuole per riempire il cuore, soprattutto in un luogo come questo. 

Se poi ci tiene compagnia dell’ottima carne e un sottofondo di ottima musica rock, allora possiamo considerarlo un piccolo paradiso di piacere.

Istanti unici!

Amager

L’altra faccia birraia di Copenhagen.

Dopo aver visitato uno dei templi di Mikkeller, visitiamo la taproom di un altro colosso…. Amager Bryghus!

Attratti da un possibile beer flight, qualcosa ci ha convinto ancor di più.

“American Outlaws” è la serie speciale di Amager ispirata ai grandi fuorilegge americani.

Scegliamo la Clay Allison, una Wheated Bourbon Barrel Aged Imperial Stout con fave di cacao da 13%.

Invecchiata in botte di Weller Special Reserve Bourbon per ben 15 mesi, si presenta con un colore nero intenso, una schiuma densa e cremosa.

Meravigliose note di caffè, malto tostato, una nota calda di bourbon e una bevuta dolce, con un leggero finale amaro.

“Non ha mai ucciso un uomo che non avesse bisogno di essere ucciso” è la frase sulla lapide di Clay Allison.

Mai frase fu più azzeccata.. dopo averla bevuta capirete perchè.

Dopo aver messo alle strette il primo fuorilegge americano…. ecco che ne arriva un altro!

“Sam Bass” si guadagna l’entrata nella serie di Amager grazie alla sua storia fatta di rapine e imboscate nel selvaggio West, mentre si è guadagnato l’entrata nel nostro cuore grazie alla sua magnifica bevuta.

Whisky Barrel Aged Imperial Stout con fave tonka, con i suoi 13,5% è la birra più alcolica della serie, con una maturazione in botti di whisky Wilderness Trail Rye per ben 15 mesi.

Grande aroma tostato, note di whisky corpose, calde e una consistenza oleosa.

Una delizia per il palato.

Sam Bass, ci arrendiamo… hai vinto tu!

Una delle specialità della casa è la produzione di birre luppolate di qualità, per questo salutiamo Copenhagen con questa West Coast DIPA semplicemente SPAZIALE.

Amager, in collaborazione con Peninsula studiano un metodo di produzione della birra nello spazio… ci saranno riusciti?

8.3%, una luppolatura esagerata, che rende la bevuta densa, agrumata ma soprattutto  decisamente amara.

Questa bevuta rende onore ad una città unica, tra le più belle capitali d’Europa, sia per l’atmosfera che per le magnifiche persone incontrate qui. 

Una nazione, una popolazione ed una cultura rispettose ed accoglienti.

Lasciamo qui un altro pezzetto del nostro cuore… per tornare, un giorno.

Mange tak for alt, Copenhagen.

Foto scattate da Desy Boato

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